Prenota un colloquio telefonico con il Dott. Marco D’Ettorre
Prenota subito il colloquio telefonico
Dipende ovviamente dalla quantità di pelle in eccesso. In passato l’unica soluzione era rappresentata dall’intervento chirurgico, che prevede incisioni e punti di sutura, oggigiorno esistono tecniche meno invasive, che ben si adattano anche a pazienti più giovani o comunque più inclini o candidabili ad una procedura non chirurgica.
Innanzitutto esiste il botulino, che può contribuire a fornire un soft lifting del sopracciglio, limitando la pesantezza sulle palpebre.
Inoltre si sta andando affermando anche l’esecuzione di una vera e propria bioristrutturazione non chirurgica mediante iniezione di sostanze di derivazione naturale come i polinucleotidi
Molti pazienti, già a partire dai 40 anni (ma qualcuno anche prima!) si lamentano dell’eccesso di pelle che tipicamente viene a crearsi a livello delle palpebre (detto blefarocalasi), responsabile di un aspetto in generale più invecchiato, triste, e che talvolta limita anche il campo visivo (solo in casi patologici coesiste un rilassamento del muscolo elevatore della palpebra – in tal caso si parla di ptosi palpebrale). Questa problematica è riferita soprattutto dalle donne, che lamentano difficoltà nel truccarsi.
La blefaroplastica non chirurgica è un trattamento mirato a ridurre l’eccesso di pelle a livello delle palpebre senza ricorrere al bisturi a lama fredda.
Mediante una moderna tecnologia – plasma o radiobisturi o laser (da alcuni definita infatti blefaroplastica laser)– si procede ad indurre una retrazione cutanea in assenza di bisturi o tagli (la pelle non viene infatti rimossa) e dunque senza punti di sutura.
La blefaroplastica non chirurgica consente inoltre il trattamento degli xantelasmi, inestetici accumuli di colesterolo di colore giallastro spesso riscontrabili in sede palpebrale.
La seduta di blefaroplastica senza bisturi prevede prima l’applicazione di una crema anestetica, che renderà il trattamento indolore. Successivamente, si procede con il trattamento mediante un manipolo che, in assenza di contatto diretto con la cute (e dunque senza tagli, ferite), determina una retrazione della pelle. Per similitudine, potremmo considerare l’effetto che si induce quando si applica calore ad un foglio di carta: quest’ultimo tende ad accartocciarsi riducendosi di dimensioni e retraendosi.
La seduta di blefaroplastica non chirurgica dura generalmente circa 30 minuti. Può essere ripetuta dopo alcuni mesi per stabilizzarne ed ottimizzare i risultati.
La blefaroplastica non chirurgica non esclude l’intervento tradizionale in un secondo momento. Inoltre, in alcuni casi può essere utilizzata a distanza di tempo dall’intervento chirurgico per stabilizzarne il risultato negli anni limitandone la recrudescenza della lassità cutanea. I due trattamenti non sono dunque in antitesi, ma anzi possono persino essere combinati tra loro.
Assolutamente no. Per la blefaroplastica non chirurgica (senza bisturi) non è richiesta alcuna anestesia generale o sedazione.
E’ un trattamento ambulatoriale in cui viene solo lasciata agire una crema ad azione anestetica applicata prima del trattamento.
La blefaroplastica non chirurgica (senza bisturi) si è dimostrata efficace in pazienti con eccesso di pelle anche severo, conferendo miglioramenti di varia entità. Ovviamente non rappresenta il trattamento di scelta in alcuni quadri clinici come l’erniazione di borse adipose e non può essere ritenuta sostitutiva dell’intervento chirurgico.
A livello della palpebra inferiore può riscontrarsi una lassità cutanea di varia entità che può essere approcciata anche con la blefaroplastica non chirurgica in casi selezionati.
La caduta di piccole crosticine generalmente avviene entro pochi giorni dalla blefaroplastica non chirurgica (senza bisturi). E’ comunque fondamentale proteggere la zona trattata da raggi UV. Subito dopo il trattamento il/la paziente può tornare a casa attenendosi alle prescrizioni mediche. Nei giorni successivi possono riscontrarsi lieve edema ed ecchimosi locali.
I costi di un intervento di blefaroplastica sono legati a molteplici variabili: sede dell’intervento, anestesia, tecnica dell’intervento in base al quadro clinico, tipologia di rimodellamento eseguito sulle borse e strutture profonde, elementi da correggere, asimmetrie, mono- o bilateralità, ecc. Pertanto il preventivo definitivo dell’intervento sarà personalizzato e redatto in occasione della prima visita.